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Yemen in rivolta

Yemen in rivolta

Autore: Teresa.Corrado - Redazione Esteri
Data: 21/01/2015 22:42:29

Lo Yemen è nel caos. Il premier Khaled Bahhah è riuscito a mettersi in salvo riuscendo a raggiungere un luogo sicuro, dopo che ieri i ribelli sciiti hanno circondato la sede del governo a Sanaa. La notizia è giunta dalla tv al Arabiya. I ribelli hanno circondato anche il palazzo presidenziale, al cui interno viene tenuto agli "arresti domiciliari" il capo di Stato.

È il terzo giorno d'assedio del palazzo. I miliziani che si schierati attorno al palazzo sono fedeli all'imam Abdel Malik al Houthi. Per sicurezza le autorità hanno chiuso il porto e l'aeroporto di Aden. In mattinata i miliziani sono riusciti ad occupare una base militare a Sanaa, senza che nessuno abbia opposto resistenza. Nell'obiettivo dei ribelli, l'arsenale militare e le armi, formate da batterie missilistiche, da utilizzare contro l'esercito fedele al presidente assediato.

Intanto arrivano altre notizie dal sud del paese, dove le tre regioni dello Yemen, Aden, Abyen e Lahaj hanno chiuso le frontiere per impedire il passaggio delle forze sciite al seguito dell'imam al Houthi.

Tutto è scattato sabato scorso, quando i ribelli hanno rapito il capo di gabinetto del presidente Hadi, Ahmed Awad bin Mubarak per bloccare una bozza della costituzione che avrebbe diviso il paese, in guerra civile da anni, in sei regioni. La divisione avrebbe assegnato le zone più ricche, quelle con i giacimenti di petrolio, alle tribù sunnite, mentre agli sciiti sarebbero toccate le zone del nord. Differente richiesta era stata fatta dagli stessi sciiti che avrebbero voluto dividere il paese in due grandi regioni.

Da qui è partita l'offensiva dei ribelli sciiti che hanno attaccato la capitale, circondando i palazzi del potere e i leader del governo, con violenti scontri. Parte dell'esercito non risponde più agli ordini del presidente Abed Rabbo Mansur Hadi. Gli scontri fra le due fazioni vanno avanti da settembre e le due fazioni, gli sciiti e i sunniti, il cui luogo di scontro è rimasto il sud del paese, luogo dove le due fazioni risiedono maggiormente.

Il ministro dell'informazione, Nadia ak Sakkaf, parlando alla tv araba Al Jazira, ha affermato che "parte dell'esercito non obbedisce più agli ordini del presidente Abed Rabbo Mansur Hadi". Fonti non confermate del governo, hanno anche segnalato l'evacuazione in elicottero di Abdrabuh Mansur Hadi.

Gli Usa, invece, stanno pensando di richiamare in patria il proprio personale,  tanto che le navi da guerra in transito nel Mar Rosso, sono state dirottate verso lo Yemen, pronte ad intervenire in caso di bisogno e a salvare il personale dell'ambasciata. 


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